Prurito e qualità della vita dei pazienti con malattia renale cronica
19 Giugno 2020
Questo studio, unico nella valutazione del prurito nei pazienti con insufficienza renale cronica non dializzati, conferma che il prurito uremico è:
- un sintomo molto diffuso ma sottostimato,
- non è stato adeguatamente riconosciuto e trattato,
- esercita un effetto significativamente dannoso effetti sulla qualità di vita fisica e mentale dei pazienti.
Lo studio internazionale ha dimostrato che oltre il 50% dei pazienti con insufficienza renale cronica avanzata soffre di prurito, grave nell'11% degli uomini e nel 18% delle donne. I ricercatori hanno scoperto che i pazienti che soffrono di prurito più estremo sono donne e la prevalenza aumenta con l'età - cioè, il prurito è significativamente più prevalente nei pazienti di età ≥75 anni rispetto a quelli che sono <55.
Non è ancora chiaro esattamente quale sia la causa di questo sintomo: la maggior parte ha affermato di soffrire anche di pelle secca da moderata a grave (73% vs 19% senza prurito).
Dal questionario sulla qualità della vita è emerso che circa il 50% di questi pazienti ha un sonno irrequieto in almeno tre notti a settimana, rispetto al 26% dei pazienti senza prurito. In particolare, i sintomi depressivi auto-riportati tra i pazienti con prurito moderato o estremo sono significativamente più alti rispetto ai pazienti che non soffrivano di prurito, indicando fortemente che la condizione può rappresentare una notevole minaccia per la salute mentale e la qualità della vita di un paziente.
Riferendo la sua prevalenza tra i pazienti con insufficienza renale cronica, i ricercatori notano che i medici potrebbero non essere consapevoli della sofferenza. In una dichiarazione, Dr. Sukul ha aggiunto: "Uno dei principali obiettivi della gestione delle malattie croniche è alleviare i sintomi; tuttavia, questo è possibile solo quando siamo consapevoli della sofferenza dei pazienti. Questa ricerca ci dà uno sguardo su quanto sia importante chiedere ai nostri pazienti con malattia renale cronica se e in che modo sono colpiti dal prurito".
Questi dati "sottolineano l'importanza di identificare i pazienti che soffrono di prurito nel tentativo di individuare coloro che possono beneficiare di terapie che potrebbero potenzialmente fornire sollievo, migliorando così la qualità della vita e l'esperienza del paziente", concludono i ricercatori.
Approfondimenti:
https://cjasn.asnjournals.org/content/14/5/673